
Che cos’è l’effetto pizza?
La pizza è uno dei cibi più amati in tutto il mondo, non c’è quindi da stupirsi che abbia dato il nome ad un particolare fenomeno sociologico. Si parla di “effetto pizza” quando gli elementi della cultura di una nazione o di un popolo vengono abbracciati da un’altra cultura e successivamente reimportati nel loro luogo di origine. In altre parole, l’effetto pizza si riferisce al modo in cui un elemento culturale a volte riesce a evolvere in luoghi diversi da quello in cui è nato, tanto da finire per influenzare anche la sua versione “originale”.
Come la pizza americana è diventata un simbolo della cultura statunitense
Un esempio di questo effetto è la pizza americana: creata negli Stati Uniti dagli emigrati italiani a partire dalla tradizionale pizza nostrana, ma con ingredienti e gusti adattati alle preferenze degli americani. Questo ha portato alla creazione di vari condimenti per la pizza all’epoca non ancora utilizzati in Italia, come ad esempio formaggi diversi dalla mozzarella o il salame piccante (la famosa, quanto ambigua, pepperoni pizza).
Effetto pizza: una fusione tra culture
L’evoluzione che la pizza ha subito oltreoceano è poi rientrata in Italia, elevando un piatto che all’epoca era considerato un semplice cibo popolare. Solo dopo questo processo sono nate le pizze che ormai consideriamo classiche: viennese, prosciutto e funghi, capricciosa.
Nasce dall’effetto pizza anche la musica salsa, creata dagli immigrati portoricani e cubani in America intorno al 1920. Questi, al ritorno in patria, portano assieme a loro anche questo nuovo tipo di musica che finirà per spopolare in tutto il Sudamerica.
L’effetto pizza ci insegna che le culture sono in continuo cambiamento, andando a influenzarsi le une con le altre.
La pizza rimane un simbolo della cultura italiana e la sua storia nel mondo non toglie nulla all’enorme patrimonio che rappresenta per il nostro paese, anzi, è un attestato di quanto la cultura italiana riesca a prosperare anche oltre i nostri confini.